SULLE PLEIADI
Una mattina del 1998 mi risveglio con impressa nella memoria un’ultima immagine, quella di un cielo notturno visto non dalla Terra, punteggiato da numerose stelle brillanti.
Passa un po’ di tempo e al mattino mi sveglio nuovamente con la stessa immagine, questa volta la visione si accompagna ad una profonda sensazione di estasi.
Ho inoltre la certezza di essere appena rientrato da quel posto nel cielo, sensazione accompagnata dalla consapevolezza di sapere anche che quel luogo dove sono stato la notte stessa è la costellazione delle Pleiadi!
Ecco cosa è emerso dopo essermi impegnato in alcune sedute di autoipnosi mirate a far riemergere altri ricordi:
“Sono entrato in una casa, so che è la mia casa d’origine, da tantissimo tempo che non vi faccio piu’ ritorno.
Il mio stato d’animo è pieno di gioia e commozione, il cuore è quello di un bimbo.
Adesso sto entrando in un locale dell’abitazione, in piedi ci sono due ragazze che si stanno dedicando alla casa, si accorgono della mia presenza, restano in piedi e immobili, io so chi sono, le mie sorelle pur non muovendosi verso di me mi accolgono trasmettendomi tutta la loro felicità ed il loro affetto.
Io passo felice in mezzo a loro e mi dirigo verso una donna piu’ matura seduta vicino, so chi è!
Senza proferire parole ma col linguaggio del cuore, in esplosione di sentimenti mi siedo in braccio a lei.
Mia mamma sorride, il suo amore per me, mi compenetra nel profondo, nella commozione sento che mi accetta integralmente, con i miei pregi ma soprattutto con i miei difetti.
Sono felice come un pulcino nel grembo della sua chioccia, finalmente a casa!
Le mie due sorelle e mia madre sono vestite tutte nello stesso modo, su lunghi vestiti neri spiccano dei grembiuli bianchissimi, in testa hanno delle cuffie altrettanto bianche.
Percepisco
la loro importante funzione di custodi del focolare domestico, espressione del
Femminile che fortunatamente perdura con temperanza sulle Pleiadi e che sulla
Terra è stato in parte dimenticato.
LE PLEIADI
La tradizione spirituale dei popoli
del nord chiamata iperborea faceva riferimento all’Orsa Maggiore,
successivamente la tradizione occidentale posiziona il proprio centro spirituale
supremo, non piu' al Nord ma ad Ovest, le sette stelle dell'Orsa maggiore
vengono sostituite dalle sette stelle delle Pleiadi, dette anche Atlantidi.
Nella mitologia greca esse vengono
rappresentate da sette vergini figlie di Atlante , condannate a fuggire davanti
al cacciatore Orione che le insegue con accanimento.
Esse rappresentano le massime
virtu' femminili, come la fedeltà coniugale e il rifiuto dell'adulterio, sono i
simboli della verginita', della purezza ,della temperanza che lottano contro il
maschile quando questo diventa violenza.
Appare dunque non casuale che nel cristianesimo la Vergine sia rappresentata con il serpente sotto i piedi, in quanto Essa è espressione del principio Assoluto Femminile opposta al Drago-Serpente, espressione del principio Assoluto Maschile, da cui è finalmente chiaro il perché il Cristo, il Salvatore degli uomini dovendo combattere il Drago, non poteva che nascere dalla Vergine.
Il drago archetipo di una razza a
noi antagonista, è anche il guardiano degli uomini, da cui pretende spesso un
tributo di vite quando riemerge come assoluto maschile, quanto detto finalmente
ci fa a capire perche' sugli altari degli Dei pagani allineati all’energia del
drago venissero sacrificate preferibilmente delle vergini, l'assoluto principio
femminile.
Ecco perché è la Madre Cristiana
ad apparire numerose volte in questi tempi assumendosi il ruolo che Le spetta,
quello di mediatrice divina, esortando gli uomini al pentimento, in realta' la
Vergine indica all'uomo attraverso la sua misericordia
la via della salvezza, la via destra della liberazione e del bene,
affinche' gli uomini della Terra
ritornando all'unicita' della creazione non si allontanino piu' da essa e
abbandonino la via sinistra che li costringe a subire il giogo alieno demoniaco
che li tiene prigionieri su questo pianeta.
Come in alto cosi’ in basso, in
famiglia il ruolo della donna, e' quello a cui fanno spesso riferimento i figli
come via mediatrice e di perdono, mentre all'uomo la tradizione affida un ruolo
piu' severo, che puo' giungere anche al castigo da impartire.
Le Pleiadi sono presenti nelle
tradizioni di molti popoli, i Tuareg, le chiamano chetaod - sorelle di luce.
Ad Abalemma, un graffito databile dal VII al II millennio a.C. rappresenta le Pleiadi con sette spirali, in Giordania a Petra, troviamo l'altare delle Pleiadi, dove sette scalini portano a sette grandi coppelle, da cui si diramano una serie di canali per la raccolta delle acque.